“Davvero tutto è buono e splendido perché tutto è verità”. I fratelli Karamazov Fedor Dostoevskij
domenica 4 agosto 2013
KIKO
DAL NUOVO GIORNALE DI QUESTA SETTIMANA
...BELLA LA FRASE D'INIZIO
CHE HO EVIDENZIATO IN BLU
RISPECCHIA ESATTAMENTE,
QUEL PASSAGGIO CRUCIALE
IN CUI UNO PASSA DA UNA PARTE ALL'ALTRA
...QUELLA COSA CHE TUTTI FUGGIAMO
SI CHIAMA
CRISI - FALLIMENTO
tutto entra in crisi...ed e' li che ti giochi tutto
...e' quell'urlo che ti salva
...perche' una volta fatto
...non torni piu' indietro
...se il tuo cuore urla e dice
....Gesu' - Maria o il vostro santo preferito
non ce la faccio piu da solo...aiutami
...eh beh lui e' li e ti ascolta...e ti aiuta davvero
...non e' sordo...ma attende da tutta l'eternita'
quel tuo grido
con tutto il desiderio di amore
che puo' avere uno che muore per uno che
...non lo conosce,
...non lo ama,
...non lo ascolta,
...non lo segue,
...ma anzi fa tutto l'opposto
...e dico a quelli che sono passati per il fallimento
...beati voi...perche' siete e sarete consolati
...altra cosa per qui poveretti
che pensano che la vita va molto molto molto bene cosi...senza Dio
...che magari la volta che ci vanno
...uffa...non finisce piu'
...uffa che brutta la predica
...uffa fuori c'e il sole
...uffa ho tante cose da fare
...queste cose le so...perche' prima le ho pensate anche io
...non sanno cosa vuole dire stare con Dio
...non sanno cosa vuole dire la messa
...non sanno cosa vuole dire prendere l'eucarestia
...non sanno cosa e' l'amore di Dio
...sanno solo cosa vuole dire l'amore del mondo
...da un sondaggio l'85% dei cristiani non vanno a messa tutte le domeniche
...pero' tutto il resto lo fanno
...vanno al supermercato,
e fanno tutto il resto senza problemi
...Dio ci ha lasciato 168 ore la settimana
possibile che un cristiano non trovi un'ora
da dedicare a ringraziare Dio??
Maria dice...pregate, pregate, pregate
...ecco a cosa servono le preghiere
...per me...servono a salvare anime
...a farle voltare dal baratro da dove stanno correndo senza neanche vedere la voragine
di tristezza, pena, che il demonio prepara per chi rinuncia alla gioia,
alla pace, ma desidera stare cosi, senza niente
...con in mano carta straccia, che si polverizza
un abbbraccioooooooooooo
ste
e santa giornataaaaaaaaa
preghiamo per il nuovo papa
...che sia di Maria
come gli ultimi due-tre-quattro
...mah sono tutti eccezzionali
ultimamente
Il libro di Kiko Arguello
“Ho cercato di vivere come se Dio non esistesse.
In quel momento ho chiuso il cielo.
Mi si è formato sopra come un cielo di cemento e la vita è diventata molto difficile”.
Così Kiko Arguëllo,, racconta la crisi esistenziale che lo ha portato alla conversione
e alla vita tra i poveri delle baraccopoli di Madrid, a metà degli anni ’60.
Perché la fede, se non è il frutto di un incontro personale e concreto con Cristo,
si può smarrire facilmente di fronte alle grandi domande della vita,
al mistero della sofferenza, alla mentalità di un mondo che vive senza Dio.
L’INTUIZIONE CHE PORTA ALLA FEDE.
Questa è stata anche l’esperienza di Francisco José Gomez-Argüello
(a tutti noto come Kiko), classe 1939: cresciuto in una famiglia cattolica e praticante,
si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Madrid e, a contatto con l’ambiente ateo
e esistenzialista dei circoli culturali di fine anni ’50, entra in una profonda crisi personale.
Kiko è sedotto dal pensiero esistenzialista di Sartre,
che nega l’esistenza di qualunque realtà trascendente,
ma si rende conto che, eliminando Dio, la vita non ha senso e tutto gli diventa insopportabile.
C’è qualcosa, nel profondo della sua anima, che gli suggerisce che non può essere davvero così:
“Seguendo quella luce, in un momento tragico della mia esistenza, entrai nella mia stanza,
chiusi la porta e gridai a Dio: Se esisti, vieni, aiutami, perché davanti a me ho la morte!”.
Da qui la svolta nella vita di Kiko, nella vita come nell’arte,
che diventa esclusivamente sacra
(nel 1960 rappresenta la Spagna nell’Esposizione Internazionale di Arte Sacra a Royan, in Francia).